La cucina di famiglia ovvero l'arte di mangiar bene alla casalinga.
La cucina di famiglia ovvero l'arte di mangiar bene: libro contenente quanto è necessario per saper bene preparare un pranzo nonchè i migliori metodi per fare onserve, rosoli, liquori e gelati. 640 ricette. - Firenze; Salani, 1926. - 245 p.; 20 cm.
Si tratta di un semplicissimo manuale di cucina, il cui autore resta anonimo. All'interno troviamo anche dei consigli pratici di economia domestica. Nel complesso contiene ricette di cucina abbastanza ordinarie e di origine nazionale, considerando che all'epoca si mangiavano molti più volatili rispetto ad adesso. Possono poi farci sorridere alcuni termini come "cazzaruola", ormai andati in disuso.
L'esemplare in mio possesso ha una solida rilegatura in mezza pergamena. Possiamo notare come sicuramente non sia una legatura coeva in quanto sul dorso, sulla pergamena, compare una data: 1811. Evidentemente è stata riutilizzata. All'interno, invece, la legatura non è stata curata particolarmente ma è stata mantenuta la copertina originale, incollandola sul primo e sull'ultimo foglio di guardia. Le pagine risultano un po' usurate solo sui bordi esterni, ma nel complesso non sono presenti strappi, benchè si tratti di una carta abbastanza fragile.
Non si tratta di un libro particolarmente raro perchè, forse per pura coincidenza, mi era passata fra le mani un'altra copia di questo libro (ma l'edizione del 1900) da restaurare. In quel caso la copertina, anch'essa non coeva, era stata meno curata e l'ho trovata troppo rovinata per essere recuperata. Per il resto il libro era praticamente identico a livello di contenuto.
Vi segnalo infine un link interessante. L'Academia Barilla ospita sul suo sito una grande collezione di libri di cucina, tra cui troviamo anche questo. Tra le edizioni conosciute però non compaiono nè la mia nè quella che ho restaurato. La cosa interessante è che potete accedere ad una scansione completa del libro.
Accademia Barilla - La cucina di famiglia
Si tratta di un semplicissimo manuale di cucina, il cui autore resta anonimo. All'interno troviamo anche dei consigli pratici di economia domestica. Nel complesso contiene ricette di cucina abbastanza ordinarie e di origine nazionale, considerando che all'epoca si mangiavano molti più volatili rispetto ad adesso. Possono poi farci sorridere alcuni termini come "cazzaruola", ormai andati in disuso.
L'esemplare in mio possesso ha una solida rilegatura in mezza pergamena. Possiamo notare come sicuramente non sia una legatura coeva in quanto sul dorso, sulla pergamena, compare una data: 1811. Evidentemente è stata riutilizzata. All'interno, invece, la legatura non è stata curata particolarmente ma è stata mantenuta la copertina originale, incollandola sul primo e sull'ultimo foglio di guardia. Le pagine risultano un po' usurate solo sui bordi esterni, ma nel complesso non sono presenti strappi, benchè si tratti di una carta abbastanza fragile.
Non si tratta di un libro particolarmente raro perchè, forse per pura coincidenza, mi era passata fra le mani un'altra copia di questo libro (ma l'edizione del 1900) da restaurare. In quel caso la copertina, anch'essa non coeva, era stata meno curata e l'ho trovata troppo rovinata per essere recuperata. Per il resto il libro era praticamente identico a livello di contenuto.
Vi segnalo infine un link interessante. L'Academia Barilla ospita sul suo sito una grande collezione di libri di cucina, tra cui troviamo anche questo. Tra le edizioni conosciute però non compaiono nè la mia nè quella che ho restaurato. La cosa interessante è che potete accedere ad una scansione completa del libro.
Accademia Barilla - La cucina di famiglia
Le gioie della mensa.
Le gioie della mensa: manuale di economia domestica e di cucina per le famiglie con 60 illustrazioni / compilato a cura di Ada Bonfiglio Krassich. - Milano: Sonzogno, 1934. - 354 p.; 20 cm.
Ecco un altro manuale di cucina e di economia domestica. Molto simile al precedente come contenuti, se non fosse che questo presenta anche ricette internazionali.
Ada Bonfiglio Krassich, nello stesso periodo, curò altri manuali di cucina ed è citata anche dal collega più famoso, Pellegrino Artusi.
La cosa davvero interessante di questo libro sono sicuramente le illustrazioni. Ve ne sono di due tipi: semplici disegni o fotografie. I disegni raffigurano soprattutto utensili (all'avanguardia per quel tempo!) da cucina, mentre in foto possiamo ammirare qualche esempio di "cucina moderna" con tutti gli elettrodomestici del caso, tavole apparecchiate secondo il galateo e, ovviamente, foto di alcune ricette realizzate.
Il mio esemplare è rilegato in mezza tela e sembra una legatura molto solida, sicuramente più curata della precedente, peccato per le guardie realizzate con carta da pacco. La carta è molto resistente e non presenta alcun segno di usura.
Sul frontespizio c'è la firma di una dei proprietari (proprietarie?) del libro e qualcuno di essi ha lasciato all'interno cimeli dell'epoca: un quadrifoglio, una ricetta scritta a mano e una ricetta ritagliata da una rivista.
Per concludere, non siamo certo davanti a una rarità, ma le foto dell'epoca sono di sicuro interesse.
Ecco un altro manuale di cucina e di economia domestica. Molto simile al precedente come contenuti, se non fosse che questo presenta anche ricette internazionali.
Ada Bonfiglio Krassich, nello stesso periodo, curò altri manuali di cucina ed è citata anche dal collega più famoso, Pellegrino Artusi.
La cosa davvero interessante di questo libro sono sicuramente le illustrazioni. Ve ne sono di due tipi: semplici disegni o fotografie. I disegni raffigurano soprattutto utensili (all'avanguardia per quel tempo!) da cucina, mentre in foto possiamo ammirare qualche esempio di "cucina moderna" con tutti gli elettrodomestici del caso, tavole apparecchiate secondo il galateo e, ovviamente, foto di alcune ricette realizzate.
Il mio esemplare è rilegato in mezza tela e sembra una legatura molto solida, sicuramente più curata della precedente, peccato per le guardie realizzate con carta da pacco. La carta è molto resistente e non presenta alcun segno di usura.
Sul frontespizio c'è la firma di una dei proprietari (proprietarie?) del libro e qualcuno di essi ha lasciato all'interno cimeli dell'epoca: un quadrifoglio, una ricetta scritta a mano e una ricetta ritagliata da una rivista.
Per concludere, non siamo certo davanti a una rarità, ma le foto dell'epoca sono di sicuro interesse.
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene.
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene: manuale pratico per le famiglie / Compilato da Pellegrino Artusi. - Terza edizione corretta ed ampliata. - Firenze: Salani, 1912. - 462 p.; 18 cm.
Questo è un libro che ha fatto la storia, quasi non ha bisogno di presentazione e certo non poteva mancare nella mia collezione.
Per capire di cosa stiamo parlando, allego subito qualche link utile:
Pellegrino Artusi - Wikipedia
La scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene - Wikipedia
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene - Academia Barilla (testo completo)
Si tratta di un manuale di cucina diverso dai precedenti in quanto non è solo una raccolta di ricette. L'Artusi "entra" nelle ricette con commenti personali, aneddoti, racconta l'origine di alcune ricette ed è molto nazionalista. Spesso infatti troviamo critiche ai cuochi francesi o tedeschi. In generale si tratta dunque di ricette appartenenti alla tradizione italiana e molte di esse sono ricette fiorentine o comunque del suo paese di origine, così come le cucinava con i suoi cuochi.
Per vostro diletto personale vi consiglio davvero di leggerne qualche pagina, visto che c'è questa possibilità. Sarà facile che vi scappi un sorriso durante la lettura.
La mia copia è tenuta decisamente bene; ha una rilegatura non coeva in tutta tela blu, molto elegante, anche per il fatto che è stato impresso il titolo sul dorso. Anche se è evidente che il libro è stato usato, le pagine non sono assolutamente rovinate.
Come avete potuto leggere dai link precedenti, il libro dell'Artusi ha avuto un enorme successo, è stato quindi stampato da moltissime case editrici e ne esistono svariate edizioni. Io ho una copia della terza edizione edita da Salani nel 1912, quindi un anno dopo la morte dell'autore. La terza edizione originale risale probabilmente ad una decina di anni prima, ma il testo è lo stesso.
Insomma, è un libro che non può mancare nelle vostre biblioteche, se non altro perchè rappresenta un pezzettino di storia di noi italiani.
Questo è un libro che ha fatto la storia, quasi non ha bisogno di presentazione e certo non poteva mancare nella mia collezione.
Per capire di cosa stiamo parlando, allego subito qualche link utile:
Pellegrino Artusi - Wikipedia
La scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene - Wikipedia
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene - Academia Barilla (testo completo)
Si tratta di un manuale di cucina diverso dai precedenti in quanto non è solo una raccolta di ricette. L'Artusi "entra" nelle ricette con commenti personali, aneddoti, racconta l'origine di alcune ricette ed è molto nazionalista. Spesso infatti troviamo critiche ai cuochi francesi o tedeschi. In generale si tratta dunque di ricette appartenenti alla tradizione italiana e molte di esse sono ricette fiorentine o comunque del suo paese di origine, così come le cucinava con i suoi cuochi.
Per vostro diletto personale vi consiglio davvero di leggerne qualche pagina, visto che c'è questa possibilità. Sarà facile che vi scappi un sorriso durante la lettura.
La mia copia è tenuta decisamente bene; ha una rilegatura non coeva in tutta tela blu, molto elegante, anche per il fatto che è stato impresso il titolo sul dorso. Anche se è evidente che il libro è stato usato, le pagine non sono assolutamente rovinate.
Come avete potuto leggere dai link precedenti, il libro dell'Artusi ha avuto un enorme successo, è stato quindi stampato da moltissime case editrici e ne esistono svariate edizioni. Io ho una copia della terza edizione edita da Salani nel 1912, quindi un anno dopo la morte dell'autore. La terza edizione originale risale probabilmente ad una decina di anni prima, ma il testo è lo stesso.
Insomma, è un libro che non può mancare nelle vostre biblioteche, se non altro perchè rappresenta un pezzettino di storia di noi italiani.
Il Talismano della Felicità.
Il talismano della felicità / Ada Boni. - Milano: Editoriale Domus, 1946. - 861 p.; 24 cm.
Ecco un altro classico. Ada Boni (Roma, 1881 - 1973) è stata un'importante gastronoma italiana nella prima metà del novecento. Il Talismano della felicità è sicuramente il suo libro di maggior successo, edito per la prima volta nel 1925 sulla rivista per la quale lei già scriveva. Nella prefazione la Boni indica chiaramente quali sono i destinatari del libro: le giovane fanciulle in età da marito, o appena sposatesi, che devono imparare a cucinare bene per soddisfare il marito e la famiglia. Si dice infatti che questo libero venisse spesso regalato (e si dice succeda ancora oggi) alle fanciulle, fra i regali di nozze.
Il libro contiene 1365 ricette, italiane soprattutto ma anche molte internazionali. Anche la Boni interviene con commenti personali durante la spiegazione di una ricetta, soprattutto per dare consigli utili e pratici. Si tratta di un manuale davvero molto completo e, sia per linguaggio sia per ingredienti, decisamente più vicino ai giorni nostri.
Questo libro è giunto fra le mie mani in modo singolare. Era posseduto da una mia conoscente che avrebbe avuto piacere di restaurarlo e avrebbe potuto farlo se non fosse che la sua mole la frenava dall'iniziare il lavoro. Siccome a me piaceva l'argomento mi sono offerta ben volentieri di lavorarci, cosi me l'ha regalato. Dopo qualche tempo mi sono poi accorta che nello studio dell'associazione di restauro di cui faccio parte qualcuno stava lavorando sullo stesso libro ma in un'edizione più recente.
Non è stato facile decidere come intervenire ma alla fine ho optato per un lavoro di restauro che mi permettesse di usarlo e leggerlo. Ho dunque deciso di salvare la copertina rigida che aveva, dividendola in due parti cosi da poter usare quelle parti come piatti della mia nuova copertina. Non ho potuto mantenere i fogli di guardia ma li ho scansionati e stampati per poter usare comunque quelle immagini. Ricucirlo era impossibile data l'estrema fragilità della carta, pertanto ho ricucito solo i primi fogli al fascicolo successivo ed ho poi deciso di applicare sul dorso dei cordini per tenere insieme i restanti fascicoli. Infine ho deciso di fare una nuova copertina in tutta tela bordeaux, colore che riprende quello dei piatti originali. Il risultato è molto solido e funzionale.
Se siete appassionati di questo genere di libri, anche questo sarebbe un libro interessante da avere.
Ecco un altro classico. Ada Boni (Roma, 1881 - 1973) è stata un'importante gastronoma italiana nella prima metà del novecento. Il Talismano della felicità è sicuramente il suo libro di maggior successo, edito per la prima volta nel 1925 sulla rivista per la quale lei già scriveva. Nella prefazione la Boni indica chiaramente quali sono i destinatari del libro: le giovane fanciulle in età da marito, o appena sposatesi, che devono imparare a cucinare bene per soddisfare il marito e la famiglia. Si dice infatti che questo libero venisse spesso regalato (e si dice succeda ancora oggi) alle fanciulle, fra i regali di nozze.
Il libro contiene 1365 ricette, italiane soprattutto ma anche molte internazionali. Anche la Boni interviene con commenti personali durante la spiegazione di una ricetta, soprattutto per dare consigli utili e pratici. Si tratta di un manuale davvero molto completo e, sia per linguaggio sia per ingredienti, decisamente più vicino ai giorni nostri.
Questo libro è giunto fra le mie mani in modo singolare. Era posseduto da una mia conoscente che avrebbe avuto piacere di restaurarlo e avrebbe potuto farlo se non fosse che la sua mole la frenava dall'iniziare il lavoro. Siccome a me piaceva l'argomento mi sono offerta ben volentieri di lavorarci, cosi me l'ha regalato. Dopo qualche tempo mi sono poi accorta che nello studio dell'associazione di restauro di cui faccio parte qualcuno stava lavorando sullo stesso libro ma in un'edizione più recente.
Non è stato facile decidere come intervenire ma alla fine ho optato per un lavoro di restauro che mi permettesse di usarlo e leggerlo. Ho dunque deciso di salvare la copertina rigida che aveva, dividendola in due parti cosi da poter usare quelle parti come piatti della mia nuova copertina. Non ho potuto mantenere i fogli di guardia ma li ho scansionati e stampati per poter usare comunque quelle immagini. Ricucirlo era impossibile data l'estrema fragilità della carta, pertanto ho ricucito solo i primi fogli al fascicolo successivo ed ho poi deciso di applicare sul dorso dei cordini per tenere insieme i restanti fascicoli. Infine ho deciso di fare una nuova copertina in tutta tela bordeaux, colore che riprende quello dei piatti originali. Il risultato è molto solido e funzionale.
Se siete appassionati di questo genere di libri, anche questo sarebbe un libro interessante da avere.
La Bonne Cuisine.
La bonne cuisine: huit cents recettes et cinq cents menus / M.me E. Saint-Ange. - Paris: Larousse, 1929. - 448 p.; 18 cm.
Ecco un altro manuale decisamente famoso. L'autrice in realtà si chiama Marie Ebrard, ma per qualche motivo ha scelto questo soprannome che ricorda molto un personaggio di De Sade. Marie era una scrittrice e casalinga, aveva già scritto qualche articolo sulla rivista del marito e la raccolta di tali articoli ha poi portato alla creazione di questo libro.
La Bonne Cuisine è stato un manuale molto famoso tra i francesi ma soprattutto tra gli inglesi che volevano apprendere le ricette ed i segreti di questa cucina. Per lungo tempo non c'è stata una traduzione inglese del manuale quindi non restava che leggere l'edizione originale. Edizione che comunque è scritta in un francese chiaro e comprensibile. La prima edizione (quella del 1927) aveva probabilmente un titolo leggermente diverso.
Io posseggo l'edizione del 1929, tenuta in ottimo stato. La carta è bella resistente e mostra solo un leggero ingiallimento sui bordi esterni. La legatura è coeva e molto solida.
Ho trovato questo libro recentemente in un piccolissimo mercatino del libro usato in un altrettanto piccolissimo paese situato nelle colline della costa Azzurra. Per la serie: non si dia mai nulla per scontato! E poi adoro i libri francesi e questo non potevo certo farmelo scappare!
Ecco un altro manuale decisamente famoso. L'autrice in realtà si chiama Marie Ebrard, ma per qualche motivo ha scelto questo soprannome che ricorda molto un personaggio di De Sade. Marie era una scrittrice e casalinga, aveva già scritto qualche articolo sulla rivista del marito e la raccolta di tali articoli ha poi portato alla creazione di questo libro.
La Bonne Cuisine è stato un manuale molto famoso tra i francesi ma soprattutto tra gli inglesi che volevano apprendere le ricette ed i segreti di questa cucina. Per lungo tempo non c'è stata una traduzione inglese del manuale quindi non restava che leggere l'edizione originale. Edizione che comunque è scritta in un francese chiaro e comprensibile. La prima edizione (quella del 1927) aveva probabilmente un titolo leggermente diverso.
Io posseggo l'edizione del 1929, tenuta in ottimo stato. La carta è bella resistente e mostra solo un leggero ingiallimento sui bordi esterni. La legatura è coeva e molto solida.
Ho trovato questo libro recentemente in un piccolissimo mercatino del libro usato in un altrettanto piccolissimo paese situato nelle colline della costa Azzurra. Per la serie: non si dia mai nulla per scontato! E poi adoro i libri francesi e questo non potevo certo farmelo scappare!